Un signore maturo con un orecchio acerbo
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato,
tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e poter osservare il fenomeno per benino.
“Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età,
di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?”
Rispose gentilmente: “Dica pure che son vecchio.
Di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
È un orecchio bambino, mi serve per capire
le cose che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose...”
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno sul diretto Capranica-Viterbo.
Gianni Rodari ( in Parole per giocare, Manzuoli, Firenze - 1979)
Orecchie tese (per ovvii motivi di orecchie acerbe), occhi sgranati, voci ammutolite: che sia la sindrome di Stendhal?
La testa ci è girata: una vertigine improvvisa, quando abbiamo visto le gigantografie, appese al muro, del laboratorio svolto grazie al libro Fiabla-bla edito da Orecchio Acerbo.
Il gioco di inventare nuove fiabe, o meglio: di inventare giardini di Fiabla-bla ce lo ha fornito proprio Fausta Orecchio con le 77 parole da mescolare e 12 forme di 7 colori da assemblare (create da Olivier Douzou) , allegate al libro stesso.
Mentre l'abilità, la fantasia, l'astuzia, l'inventiva, il lavoro di gruppo è tutto frutto (o fiore?) dei nostri Allievi Giardinieri Paladini del Giardino di Fiabla-bla.
C'erano una volta, otto frammenti di fiabe lontane.
Se ne sarebbero stati lì, buoni buoni, se all'improvviso non fosse arrivata una tromba d'aria! Forte, fortissima! E allora i frammenti di fiabe, con le proprie parole che si tenevano per mano, iniziarono a svolazzare dappertutto.
Un caos terribile, il vento forte separò tutte le mani delle parole, di tutte le frasi, di tutti i frammenti di fiabe.
Re volò via trascinato da una folata di vento.
Lupo, insieme agli articoli La, Le, furono fatti rimbalzare prima a destra e poi a sinistra; mentre in alto e in basso si vedevano dondolare Principessa, Un, Una, Nonna e Nave.
C'era chi girava come una trottola, ma non si capiva chi fosse talmente roteava veloce, e c'era invece chi svolazzava ondeggiando come una bandiera...
Fino a che, finita la tempesta, le parole si trovarono sparpagliate su banchi di scuola senza alcun senso... In ...La... Mangiò Se...Pesce...Ragazzo a...a...Salvo...Lo...Materasso...La...
Un disastro.
Frammenti di fiabe distrutte.
Quando all'improvviso, arrivarono tre squadre di prodi Giardinieri a ripristinare l'ordine con grande impegno.
Ma...un momento: ne siamo sicuri?
Chi riconosce gli otto frammenti di fiabe?
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